Per anni Heidi Munscheid, nata nel 1936, è uscita di casa ogni giorno per prendersi cura delle pietre d’inciampo del suo quartiere a Torino. Queste piccole targhe di ottone, incastonate nei marciapiedi, sono dedicate alla memoria delle vittime dei campi di concentramento nazisti. Su ciascuna pietra sono incisi i nomi, le date di nascita e quelle di deportazione di uomini, donne e bambini che hanno perso la vita in quegli anni terribili.
Le pietre d’inciampo, ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig, devono il loro nome al fatto che chi le vede “inciampa” con il pensiero, fermandosi a riflettere sulla storia e sulle vite spezzate. A Torino, così come in altre città europee, sono un simbolo di consapevolezza e memoria. Grazie a persone come Heidi rimangono pulite e visibili, un forte monito a non dimenticare. Gli amici di Heidi raccontano che un giorno disse: “Pensateci voi quando morirò”. Per lei, pulire quelle pietre non era solo un’abitudine quotidiana, ma un atto pieno di significato. Era un modo per onorare la memoria delle vittime e per ricordare a tutti noi quanto sia importante non dimenticare il passato.
Heidi, con il suo piccolo ma grande gesto, ci ha insegnato il valore della memoria e della cura della storia. Anche ora che non c’è più, il suo esempio resta vivo e forte, invitandoci a continuare ciò che ha iniziato: non lasciar mai cadere nell’oblio ciò che è accaduto. Heidi ci ha lasciato l'anno scorso, ma il suo ricordo è indelebile.