Dopo ben due mandati, al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stata negata la terza candidatura. A novembre del 2024 la Campania ha votato una legge per aumentare il numero dei mandati, ma il 9 aprile 2025 è stata definita dalla Consulta come “incostituzionale”. La Corte Costituzionale ha dato ragione, quindi, all'attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che aveva presentato ricorso il gennaio dello stesso anno.
Questa decisione ha infastidito De Luca che ha, perciò, detto la sua sulla situazione che lo vedeva protagonista. Ha dichiarato in un video su Facebook che trova vergognoso il fatto che per alcune regioni si chiuda un occhio, lasciando intendere che il motivo fosse perché sono governate da politici di destra ed, essendo lui del PD, lo si vuole mandare via. Ancora più vergognoso per lui è stato il silenzio dell'opposizione, che non si è espressa sull'ingiustizia. Anticipa che il suo successore come presidente regionale avrà molto lavoro da svolgere e deve saper guidare la regione, senza farla diventare una palude. Pensa che il popolo non abbia molta scelta e che tutto venga deciso dai politici a Roma, non lasciando la parola agli elettori. Su Facebook ha scritto un consiglio ironico per la Campania e per il governo italiano: "La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà, infatti, cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti.».
Adesso si ipotizza che De Luca possa ricoprire la carica di vicepresidente con l'elezione come presidente della regione di Fulvio Bonavitacola oppure potrebbe tornare alle origini ricandidandosi a sindaco di Salerno.