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Auguri Roma: la città che unì popoli e culture

21-04-2025 21:43

Manuela Masucci

Libri e dintorni, Cronaca, Roma, Rutilio Namaziano, Storia, Natale di Roma,

Auguri Roma: la città che unì popoli e culture

Roma, secondo la leggenda nata il 21 aprile, è il centro del mondo e della cultura che ha unito popoli.

"Auguri Roma! Tu che di tutto il mondo una città facesti”.

Il Natale di Roma ci permette di commemorare questa citazione facendoci ricordare Rutilio Namaziano, poeta e aristocratico romano. Nel suo poema ”De Reditu Suo” (Il  ritorno), in cui l’autore racconta il viaggio verso la Gallia da Roma, celebra la città come quella che ha civilizzato tutto il mondo e la considera il centro della civiltà.  La frase menzionata, infatti, fa riferimento proprio al pensiero  di  Namaziano: “Fecisti patriam diversis gentibus unam” è una frase che ritroviamo nell’opera del poeta e  significa  “hai fatto di popoli diversi una sola patria”.

Rutilio Namaziano era un autore latino che rifiutava il culto cristiano e nella sua opera narra il viaggio di ritorno nei suoi possedimenti in Gallia devastata dall’invasione dei Vandali. Si tratta di un periodo in cui l’Urbe era in decadenza, ma il poeta non la critica eccessivamente, si concentra invece sui monaci e sui cristiani ascetici accusandoli di essersi ritirati dalla vita pubblica. 

Questo argomento è ancora attuale in occasione del recente Natale di Roma, festeggiato il 21 aprile, un evento ricollegato alla leggenda della sua fondazione. Secondo la tradizione, infatti, Roma fu fondata da Romolo nel 753 a.C.. Tutto iniziò quando lui e suo fratello Remo, messi in salvo da una lupa, decisero insieme di costruire una città sul fiume Tevere, ma Romolo uccise il fratello e divenne il primo re.

Dunque il 21 aprile è una data simbolica: la nostra capitale è un centro culturale che ha abbracciato la storia del mondo classico e continua tutt’oggi a trasmetterne i suoi valori mantenendoli vivi nel presente.

LICEO STATALE FRANCESCO DE SANCTIS

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