Di Alessandro Arturo
Giovedì 16 gennaio si è tenuto un’importante evento streaming: “Essere e Malessere social”. Lo scopo è sensibilizzare i giovani sull’uso del loro smartphone, di cui sono tanto accusati per l’eccesivo utilizzo.
Come si può intuire, il centro dell’iniziativa erano i giovani: tanté ben 32.500 studenti e studentesse hanno partecipato vivamente alle domande poste sull’utilizzo dei social, condividendo le loro emozioni durante e dopo l’utilizzo della cosiddetta ”scatola nera”.
Il tutto era presentato dalla giovanissima Nogaye Ndiae e dagli interventi delle esperte Maddalena Grechi, Adele Minutillo ed Estella Guerrera, oltre ovviamente alla partecipazione di Sofia El-Goud e Cristian Fanara che hanno presentato le domande poste dalle esperte.
5.000 sono le risposte arrivate dagli studenti! Una delle questioni più importanti ha fatto emergere dati molto interessanti. Alla domanda ”quale comportamento potrebbe indicare una dipendenza dai social media?” ben il 75% ha risposto “senso di irrequietezza e disagio causato dalla lontananza dai social” denotando, quindi, consapevolezza rispetto ai possibili effetti causati da un eccessivo utilizzo di questi canali. L’ ultima domanda chiedeva come i partecipanti pensassero di sentirsi non usando i social per un giorno, e il 48% ha decretato che si sentirebbe, più concentrato e presente.
Durante l’evento, Cristian e Sofia, due giovani studenti, hanno portato la loro esperienza e contribuito a promuovere un uso consapevole dei social media, attraverso la maggiore protezione dei dati personali, la tutela della privacy e la conoscenza dei rischi legati a sexting, doxing e morphing.
Si spera, ovviamente, che incontri come questo possano aiutare la generazione Z a superare le loro ansie e non nasconderle attraverso i social media.