Il 21 dicembre1984 la pellicola “Non ci resta che piangere” approdava in tutte le sale cinematografiche italiane. Il film ebbe subito successo, tanto che a Natale dello stesso anno fu definito dal pubblico un’opera monumentale. Scritto, interpretato e diretto da Massimo Troisi e Roberto Benigni ebbe un forte impatto sulla società: dietro quella facciata di comicità e frivolezza, si celava un lavoro profondo e per nulla scontato.
L’opera cinematografica di Troisi e Benigni trova le sue radici nel teatro antico, prendendo spunto dalla letteratura Italiana. Il titolo è una citazione di Francesco Petrarca, che scrisse a Barbato: “Non ci resta che piangere e ricordare”. Il film riprende lo stile di Boccaccio e Basile nel testo e nel modo in cui è stato scritto. Nonostante tutti questi riferimenti al passato, il film ancora oggi è amato da tutti. Sono impresse nella mente le battute iconiche della pellicola come “Chi siete? […] Cosa portate? […] Sì, ma quanti siete? […] Un fiorino!” oppure “Ricordati che devi morire!”. Non a caso, ancora dopo 40 anni, si ricorda e si rivede la pellicola con gioia e nostalgia.