L’Emirato Islamico dell’Afghanistan ha, da poco, annunciato che le donne non potranno più frequentare gli istituti di medicina. Questo “divieto” non è il primo in Afghanistan: nel 2021 i talebani promulgarono una legge che proibisce alle bambine afghane al di sopra dei 12 anni di frequentare la scuola oltre il sesto grado, divieto ampliato nel 2023 fino al livello secondario e, addirittura, all’università. Il mancato accesso ai servizi sanitari peggiora la situazione delle donne in Afghanistan limitandone ancor di più la libertà.
Questa nuova legge, come tutte le altre, non è stata apprezzata tanto dalle donne afghane che hanno dato vita ad una vera e propria “rivoluzione femminile” con a capo due ragazzine: Noor Sama e Khalida (nomi di fantasia per ragioni di sicurezza), che hanno dichiarato: "Eravamo così felici di frequentare un'università pubblica, avevamo fatto di tutto per entrarci, ma poi è stata chiusa”. Le giovani hanno lanciato un appello a tutte le loro concittadine: “A tutte le ragazze che sono spaventate per i talebani: dovete avere coraggio, essere determinate e non mollare. La vostra istruzione deve andare avanti!”.
Queste parole sono dei veri e propri atti di eroismo in una società fortemente maschilista e patriarcale che regna in alcune zone del Medio Oriente. Nonostante tutto, la voce di queste giovani donne è stata capace di arrivare forte fino a noi!