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Il bullismo: una piaga sociale

08-05-2025 19:58

Martina Maresca

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Il bullismo: una piaga sociale

Il bullismo è una forma di violenza psicologica e fisica che può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale e fisica.

Autori: Guglielmo Guerriero, Martina Maresca, Marialuisa Sciaraffa, Chiara Zarrillo

Il giorno 8 maggio 2025, i ragazzi del liceo statale “F. De Sanctis” di Salerno hanno tenuto un incontro organizzato dal professore Matteo Sessa con due poliziotti del tribunale dei minori per trattare il delicato e importante argomento: il bullismo. Durante le due ore antecedenti al dibattito, i ragazzi si sono riuniti nell’auditorio della scuola per vedere tutti insieme un film che tratta proprio questo argomento: “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. 

La proiezione

Il lungometraggio, uscito nel 2024, racconta la storia vera di un ragazzo che si e suicidato nel 2012 a causa del bullismo: Andrea Spezzacatena. Una pellicola molto toccante perché oltre a trattare la tematica del bullismo, mostrando le varie fasi e le sue sfaccettature, narra di una storia realmente accaduta. Un qualcosa che ha colpito e commosso ancor di più i presenti. I ragazzi infatti, al termine della proiezione, erano molto provati. Tuttavia, questo ha dato l’occasione ai giovani studenti di provare forti emozioni e di riflettere a fondo sull’importante tematica. Infatti, numerose sono state le lacrime che sono scese sulla faccia di molti segno di forte emozione. Al termine, è seguito il dibattito con due poliziotti del Tribunale dei Minori. I due agenti, dopo aver espresso a parole la loro forte emozione, hanno spiegato più approfonditamente i fenomeni del bullismo e del cyber bullismo. Per essere più incisivi, hanno fornito  esempi concreti di denunce e segnalazioni, in modo tale da affrontare questa dinamica sociale facendo riferimento alle tante sfaccettature tramite le quali si può verificare. 

In primis, hanno mostrato due video che trattavano più in particolare del cyberbullismo. In sintesi, quello che e uscito fuori dall’incontro a proposito di questa variante molto diffusa del bullismo, è innanzitutto non postare o inviare a degli sconosciuti foto o video intimi e foto del luogo dove ci si trova. Tra i dati sensibili a cui bisogna fare attenzione, anche quelli bancari perché “qualunque cosa sia pubblicata sui social può essere usata contro di voi”. 

Il bullismo: come tutelarsi legalmente?

Oltre al fenomeno in sé, si è poi approfondito l'artefice, il “bullo”, soprattutto come reperisce materiale personale (foto video o informazioni) e come lo pubblica senza il tuo consenso. In caso di condivisione impropria, è subito necessario sporgere denuncia alla polizia postale la quale, anche se i video venissero cancellati, riuscirebbe in ogni caso a risalire al colpevole. Un bene e un male al contempo: qualunque cosa venga resa pubblica sui social resterà lì per sempre anche se cancellata da colui che l’ha pubblicata. Durante l’incontro i ragazzi hanno anche chiesto agli agenti le varie procedure in caso di segnalazioni di bullismo e i due poliziotti hanno risposto in maniera esaustiva alla domanda facendo riferimenti espliciti a eventi concreti. Inoltre, hanno nominato numerose leggi che affermassero le diverse fasi di un processo di questo genere. In seguito,  hanno voluto mandare un messaggio: 

Quando notate comportamenti o situazioni che si avvicinano al bullismo, parlatene! Bisogna sempre parlarne con un adulto o con qualcuno che possa prendere la situazione in mano, aiutare in base alla gravità della situazione”. 

Parole che hanno scosso i presenti che, interessantissimi, hanno posto moltissime domande in merito.Alcuni hanno forse capito per la prima volta che anche cose che sembrano scherzi possono far stare molto male. Il loro nome è bullismo.
È per questo che “non bisogna mai stare zitti, anche se non siamo noi le vittime”, hanno ribadito i poliziotti. L’evento si è concluso con il professore Matteo Sessa, che ha ringraziato per la partecipazione e ha scattato delle foto in memoria di questo giorno. Alla fine dell’incontro, si è visto che qualcosa è rimasto dentro i ragazzi, che avevano appreso tutto con la massima attenzione, ancora con le lacrime agli occhi.

LICEO STATALE FRANCESCO DE SANCTIS

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