di Mariavittoria Della Calce e Francesca Cicalese
Il 21 novembre si celebra la “Giornata nazionale degli alberi”. Istituita come ricorrenza nazionale con l’art. 1 della Legge 14 gennaio 2013, ha proprio con l’intento di dedicare tempo e attenzione alla conoscenza di questi delicati e forti esseri viventi. Ogni anno, nel mese di novembre, “Legambiente” promuove la “Festa dell’Albero”, la campagna che celebra gli alberi e il loro fondamentale ruolo nella salvaguardia della biodiversità e degli equilibri del nostro Pianeta.
Dal 18 al 21 novembre, “Legambiente” pianta nuovi alberi per riqualificare aree degradate, per fare più belle, verdi e vivibili le nostre città e i nostri territori. La legge 10 del 2013 richiede molti adempimenti per gli Enti locali. In primis, i Comuni sono tenuti a piantare un albero per ogni nuova nascita, con l’obbligo di comunicare l’ubicazione della pianta ai genitori. Poi, gli Enti locali devono anche programmare e incentivare la crescita delle aree e delle cinture verdi urbane, in modo da facilitare l’assorbimento delle polveri sottili e ridurre l’effetto “isola di calore”. Con l’istituzione del catasto degli alberi monumentali e con diverse misure per monitorare regolarmente i progressi nella crescita del manto arboreo cittadino, la legge del 2013 soddisfa requisiti e criteri di civiltà.
L’Istat e il Ministero dell’Ambiente ricevono ogni anno dai Comuni con più di 15.000 abitanti e dalle città metropolitane i dati sull’ambiente urbano e sul patrimonio arboreo. Per i cittadini è così possibile seguire l’andamento di una crescita che si spera sia continua e consistente. Localmente, è possibile consultare il “bilancio arboreo“. Quest'ultimo è un documento nel quale i sindaci dei Comuni sopra i 15.000 abitanti, alla scadenza del loro mandato, devono dichiarare quale sia il saldo tra il numero di alberi esistenti al tempo della loro elezione e quello degli alberi da loro piantati durante gli anni di governo. Secondo le statistiche ISTAT (Report ambiente urbano, 2023) le città italiane danno “deboli segnali di transizione ecologica nello scenario post-pandemico”.
Non fa eccezione, in un quadro con molte ombre e poche luci, la questione della crescita del verde urbano. Da molti anni si registra una crescita molto modesta, per diverse ragioni: difficoltà organizzative e scarsa capacità di programmazione, ridotta lungimiranza, poche risorse a disposizione. Solo alcune città metropolitane hanno investito con convinzione nella crescita del patrimonio arboreo; tra queste brillano Torino e Milano. Tuttavia, anche i capoluoghi più virtuosi fanno fatica a raggiungere obiettivi di caratura europea. Molte città posso o devono accontentarsi di mantenere il patrimonio esistente. In occasione della Giornata nazionale degli alberi, molte amministrazioni comunali ed enti territoriali organizzano iniziative per sensibilizzare i cittadini sull’importanza che hanno boschi e foreste nella sopravvivenza degli ecosistemi naturali, anche quelli cittadini.
A livello nazionale, Legambiente organizza come tutti gli anni la Festa dell’Albero, che prevede attività di sensibilizzazione, messe a dimora di piante e semi, laboratori educativi nelle scuole e in spazi pubblici. Una delle scuole della provincia di Salerno che ha partecipato, ad esempio, è stato il Liceo Statale "Francesco De Sanctis".