Il 18 aprile 2025, durante una partita del campionato Under 17 tra lo Sporting Terni e la squadra avversaria, una giovane arbitra di 17 anni è stata vittima di insulti gravissimi da parte di un dirigente della squadra locale. Secondo quanto riportato dal giudice sportivo, l’uomo le avrebbe urlato: “Eri da ammazzare da piccola” e “Dovresti fare la fine di Ilaria”, riferendosi al recente omicidio di Ilaria Sula, una giovane donna uccisa a Roma ma residente a Terni. Inoltre, avrebbe aggiunto: “A sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello” .
L’arbitra, spaventata e sconvolta, ha deciso di sospendere la partita e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Il dirigente è stato squalificato fino al 31 dicembre 2028 per comportamento violento e minaccioso nei confronti dell’arbitra.
Perché è importante parlare di questo episodio
Questo episodio evidenzia ancora una volta la necessità di educare al rispetto e alla civiltà nel mondo dello sport, soprattutto tra i più giovani. Gli arbitri, spesso ragazzi minorenni, svolgono un ruolo fondamentale nel garantire il corretto svolgimento delle partite e meritano di essere trattati con rispetto. Comportamenti violenti e minacciosi non solo danneggiano chi li subisce, ma compromettono anche l’integrità e la bellezza dello sport.
Cosa possiamo fare per prevenire episodi simili
Educare al rispetto: organizzare corsi e seminari per sensibilizzare su temi come il rispetto e la gestione delle emozioni.
Supportare gli arbitri: fornire formazione adeguata e supporto psicologico agli arbitri, soprattutto quelli più giovani.
Denunciare gli abusi: incoraggiare la denuncia di comportamenti inappropriati per garantire un ambiente di gioco sicuro per tutti.