Di Manuel Bilotta, Agostino Giannattasio e Adriana Vannata
Il bullismo è un fenomeno che può coinvolgere persone di tutte le età che consiste in provocazioni fisiche o verbali caratterizzate nella maggior parte dei casi da un atteggiamento di prepotenza. Purtroppo gli episodi, in questi anni, stanno aumentando facendo preoccupare particolarmente le istituzioni. Un caso molto famoso negli ultimi anni è stato quello di Andrea Spezzacatena, un ragazzo di Roma che, dopo vari episodi di bullismo nei suoi confronti, si è suicidato in casa sua. Da questo tragico evento, è nato però qualcosa che ancora oggi può educare le nuove (e meno) generazioni. Dopo 12 anni dalla sua scomparsa, è stato girato il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” dopo 12 anni: un lungometraggio diventato un vero e proprio manifesto contro il bullismo.
Il ricordo al liceo “F. De Sanctis”
L’8 maggio al Liceo Statale salernitano Classico e Scientifico “Francesco De Sanctis”, le classi prime si sono riunite nell’Auditorium dell’istituto per affrontare questo tema delicato vedendo questa pellicola molto toccante. L’evento è stato organizzato dal prof. Matteo Sessa e dal prof. Giovanni Schiano con l’obiettivo di mostrare ai giovani quanto il bullismo sia un atto di pura disumanità. Tra gli aspetti su cui si è focalizzati, in primis le conseguenze drammatiche sulle vittime e quanto le parole abbiano un peso e possano anche uccidere una persona. Una volta conclusa la proiezione, il pubblico è rimasto molto commosso nel vedere quanto dolore sia stato provato, in particolare dalla madre, Teresa Manes. Infatti, nella scena finale si mostra profondamente colpita dalla morte dell’amato figlio Andrea. Ad intervenire, poi, il Sostituto Commissario Dr. Emiliano Fezza, responsabile della sezione di polizia giudiziaria presso la procura della Repubblica Tribunale Minorenni di Salerno, e l’Assistente Capo Coordinatore Carmine Desiderio che hanno dato il via alla discussione affrontando il tema da un punto di vista legale. In primis hanno dato qualche consiglio al pubblico contro tutte le forme di bullismo e cyberbullismo. Hanno anche aggiunto quanto sia importante parlare di questi momenti con amici, professori o genitori e soprattutto denunciare poi alla Polizia. Successivamente, si è aperto un dibattito sul medesimo argomento, facendo dei riferimenti alla pellicola. Dalle domande dei ragazzi è emerso che il bullismo e il cyberbullismo sono dei fenomeni distruttivi e che molto spesso attraverso i social tendono ad espandersi, poiché non si sa chi ci sia dall’altra parte. Le tematiche, però, non affatto semplici… In questo periodo in cui la tecnologia è molto presente nelle vite di tutti noi “il pericolo è dietro l'angolo" come ha sottolineato il Commissario Emiliano Fezza . "Dovete essere svegli e non vi fidate di nessuno”- sono state le parole con cui ha concluso il dibattito ribadendo l'incremento delle truffe, anche da parte di amici, che consistono nel rivelare dati sensibili.
Appello al lettore
“Le parole sono come vasi di fiori che cadono dai balconi. Se sei fortunato, li schivi. E vai avanti sulla tua strada. Ma se invece sei un po’ più… diciamo, lento… ti centrano in pieno. E ti uccidono.”
Con queste parole tratte dal film ci auguriamo che il bullismo e il cyberbullismo non siano più causa di suicidi e di isolamento. Prima o poi la fragilità di coloro che commettono questi atti non si riversà più sulle persone più deboli, che hanno disabilità o che semplicemente non riescono a trovare un loro posto nella società.