Di Laura Ferrara e Pasquale Carrafiello
Nel 25 Gennaio in ”Magna Grecia” dove è ancora in corso, dopo dieci lunghi anni, la guerra di Troia , Desa News è arrivato ad intervistare due grandi protagonisti dalla parte dei troiani : Il principe Ettore e sua moglie Andromaca.
Dopo i convenevoli, l’intervista si è aperta con una domanda scottante: Viste le condizioni della guerra e la vostra posizione sociale in cui vi trovate, credete che tutto questo contesto possa andare ad influire sulla salute di vostro figlio?
“Nostro figlio è proprio come il padre: è forte, impavido e temerario. Egli non ha nulla da temere”
Ci ha risposto il padre, per poi lasciar la parola alla madre:
“Non abbiamo timore per lui anche per il fatto che la guerra a breve finirà con grande trionfo della nostra patria e che di conseguenza mai andrà a combattere, tuttavia c’è da dire che potrebbe soffrire della mancanza del padre semmai dovesse perire in battaglia”.
A quel punto il principe di Troia inizia a mostrare segni di agitazione, cosa molto rara per una persona del suo calibro.
E la vostra relazione? Dopo anni di lontananza è ancora forte?
"Dopo tutti questi anni di lontananza, io continuo a voler bene a mio marito - interviene Andromaca guardando il marito- anche perché mi è rimasto soltanto lui: i miei familiari sono stati sterminati da Achille l’eroe Acheo…”
“Ha ragione, siamo una coppia unita -sottolinea Ettore- pensate che non le manco mai di rispetto!”
“Ci mancherebbe solo questo..-controbbatte Andromaca sarcasticamente, per poi continuare–Mi dici sempre che devo starmene a casa senza pensare alla salute di mio marito e tantomeno di mio figlio!".
Dice arrabbiata la moglie, ormai rossa dalla rabbia.
L'intervista continua con la prossima domanda, che mette a dura prova Ettore: Cosa significa essere il difensore di Troia in un momento così critico?
“Essere difensore della mia città è un onore e una responsabilità che non posso ignorare, nonostante il peso che comporta. La guerra è lacerante, ma è il destino che è stato tracciato per noi. Ho giurato di proteggere la mia terra e la mia famiglia, e anche se il cuore spesso piange per le perdite, non posso tirarmi indietro. Ogni battaglia è una lotta per la salvezza, e ogni passo che faccio potrebbe essere l'ultimo”.
Ettore, con difficoltà, risponde. Le sue parole sono piene di un forte sentimento di giustizia, ma celano una velata insicurezza. A quel punto è ad Andromaca che si rivolge la nostra attenzione.
Quali sono i suoi pensieri mentre osserva suo marito combattere?
Per Andromaca, l'idea della perdita del marito è un pensiero lacerante, ma senza timore risponde alla domanda.
“È un dolore che non si può descrivere. Ettore è tutto per me, il mio marito, il mio compagno, il padre di nostro figlio. Ogni volta che lo vedo allontanarsi, mi sembra che una parte di me vada con lui. So che è un uomo di grande coraggio e onore, ma non posso fare a meno di temere per lui. Troia è sotto assedio, e ogni giorno che passa, la nostra speranza si affievolisce. Non sono solo le mura della città a essere in pericolo, ma il nostro stesso futuro. Eppure, so che non avrebbe potuto fare altrimenti. Non c’è altra scelta per un uomo come lui”.
Dopo aver ringraziato i due ospiti, l'intervista arriva a una conclusione e gli inviati di Desa News fanno ritorno al liceo statale “F. De Sanctis”.