Il 16 gennaio 2025, oltre 32.500 studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, tra questi anche quelli del Liceo classico e scientifico di Salerno “Francesco De Sanctis”, hanno partecipato in diretta streaming all’evento nazionale:“Essere e Malessere Social”. Organizzato da Unisona e curato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con la collaborazione di UNICEF e il sostegno di Fondazione Conad ETS, nasce con lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni su argomenti tremendamente attuali. Infatti, sono stati affrontati temi come la dipendenza dai social media, la sicurezza online e il benessere digitale degli adolescenti.
L’evento ha coinvolto attivamente gli studenti con domande mirate a esplorare le loro abitudini e percezioni sull’uso dei social media. Le risposte - oltre 5.000! - sono confluite in un sondaggio che ha fornito una fotografia aggiornata della consapevolezza digitale tra i giovani.
Uno dei tanti quesiti ha riguardato il ruolo della scuola nella prevenzione delle dipendenze digitali, chiedendo agli studenti di scegliere tra diverse attività quella ritenuta più importante. Il 40% dei partecipanti ha espresso come richiesta quella di offrire spazi per attività creative ed espressive, altri di integrare nelle lezioni percorsi di educazione all’uso consapevole del digitale e solo il 14% vuole essere informato su temi come la sicurezza online e i rischi di violenza digitale.
Durante l’evento, Cristian e Sofia, due giovani membri dello Youth Advisory Board, hanno portato la loro esperienza e contribuito a promuovere un uso consapevole dei social media. Come? Attraverso la maggiore protezione dei dati personali, la tutela della privacy e la conoscenza dei rischi legati a sexting, doxing e morphing. Il dibattito è stato arricchito dai contributi delle esperte dell’UNICEF, Maddalena Grechi e Estella Guerrera, che hanno affrontato il tema attraverso gli occhi di un adulto.
Ma cosa possiamo acquisire e perdere quando usiamo i social media? Utilizzando i social possiamo perdere la nostra privacy, il tempo a causa dell’uso eccessivo delle piattaforme, la salute mentale e quindi il rischio di ansia e depressione aumentano.
Però ci sono anche degli aspetti positivi, come ad esempio reperire notizie, aggiornamenti in tempo reale, opportunità di condividere pensieri e creatività con un pubblico, ma soprattutto c’è la possibilità di mantenere le relazioni con amici e familiari che abitano più lontano.
Tutto sommato i social non sono così male, ma facciamone un buon uso prestando sempre la massima attenzione!