Il 16 gennaio 2025 ho assistito con la mia classe 1^C alla live dell'evento “Essere e malessere social”, un evento del programma Unisona 2024-2025 realizzato con il sostegno di Fondazione Conad Ets.
L'incontro parlava dell'uso corretto dei social e dei cellulari, e gli eventuali problemi che potremmo riscontrare se non ne facciamo un uso corretto.
Al centro del dibattito c'erano domande emerse da sondaggi che hanno coinvolto i ragazzi con domande mirate a esplorare le loro abitudini e percezioni sull'uso dei social.
Una delle domande chiave era: “Quale comportamento potrebbe indicare una dipendenza dai social media?” .
Circa il 75% dei partecipanti ha selezionato la risposta “senso di irrequietezza e disagio causato dalla lontanza dai social”, scelta che esprime consapevolezza rispetto ai possibili effetti causati da un’eccessivo utilizzo di essi.
La psicologa Adele Minutillo, ha presentato alcuni dati rilevanti tratti dal rapporto “Dipendenze comportamentali della Generazione Z” .
Secondo questo studio solo poco più del 2% della Gen Z soffre di una vera e propria dipendenza da social media. Più diffuse e numericamente rilevanti le dipendenze da videogame (12%) e le food addiction ( 28,8%).
Sono stati presentati anche dati preoccupanti sull'invio e la ricezione di immagini con contenuti sessuali espliciti, soprattutto nella fascia d'etá dai 14 ai 17 anni.
Gli studenti hanno richiesto una maggiore attenzione da parte delle scuole nel trattare temi legati al digitale, non solo tramite informazioni sui rischi ma anche offrendo attività che favoriscano la creatività e lo sviluppo di nuovi interessi. Queste proposte permettono di rafforzare l’idea che il benessere digitale passi attraverso una strategia educativa integrata.
Con oltre 32.500 partecipanti, l’evento UNISONA “Essere e Malessere Social” ha rappresentato un passo importante verso la promozione di un utilizzo più consapevole e sicuro dei social media.