di Nicole Buonocore
Il giorno 16 Gennaio del 2025 si è tenuta la conferenza “Essere o malessere social” un’iniziativa promossa da Unisona Live e Istituto Superiore di Sanità con la partecipazione dell’UNICEF e il supporto di Fondazione Conad, pensata per sensibilizzare studenti e docenti sul tema del benessere e dell’uso consapevole dei mezzi di comunicazione.
Il problema legato all’utilizzo dei social è molto attuale soprattutto tra i ragazzi che trascorrono la maggior parte del loro tempo davanti ai dispositivi. Ma la tematica interessa potenzialmente tutti e abbraccia varie fasce d’età. Ciò che non si mette in discussione è sicuramente l’importanza dei social come mezzo di diffusione e apprendimento globale in grado di abbattere ogni tipo di confine, territoriale e culturale, permettendo scambi costruttivi. La questione sollevata riguarda, invece, aspetti più complessi che si celano dietro un uso incontrollato dei social che sembrano creare, nella nuova generazione, una sorta di dipendenza. L’uso continuo delle piattaforme digitali può spesso portare all’isolamento del soggetto dal mondo circostante, privandolo non solo dei contatti con i coetanei ma anche della percezione della realtà. Non sono da sottovalutare neanche i modelli virtuali che i social creano che riguardano abitudini, stili di vita, estetica e l’inseguimento di essi ad ogni costo cui si contrappone troppo spesso, il sentirsi inadeguati e non corrispondenti agli “schemi”. Altri effetti negativi che dipendono dall’uso smodato di sociali, internet e chat attengono direttamente alla salute fisica come stanchezza, mal di testa, problemi alla vista…
In conclusione, sarebbe auspicabile un utilizzo consapevole dei social network, che sia di supporto alla vita quotidiana ma senza mai sostituirsi alla vita reale stessa.