L'emozione e la passione di uno sport, ti fanno essere libero e entusiasta, poiché, lo sport in generale ci permette di avere dialoghi con altra gente, conoscere nuove cose, beh, vivi in un mondo tutto tuo. È quanto ho imparato sulla mia pelle, dopo tutti questi anni.
Il 9 marzo, infatti, ho disputato la mia prima gara dell'anno, al palazzetto di Olevano sul Tusciano.
Il giorno prima, però, era come se non riuscissi a dormire, c'era un qualcosa che rimbombava nella mia testa. Soltanto la mattina dopo, quando mi svegliai, capì che ero molto emozionato riguardo una nuova esperienza di ballo. Ero anche preoccupato, pensavo ore e ore ai balli, alla musica, ma principalmente alla gara.
Appena arrivai al palazzetto, ero emozionatissimo, mi guardavo intorno, iniziai a capire che era una nuova aria.
La gara ebbe iniziò nel far ballare prima i bambini piccoli. Per le 15:00 circa dovevo ballare io, insieme al mio gruppo.
Mia madre e mio padre, ci diedero molta forza, mio padre con un semplice sguardo, e noi capimmo subito ciò che voleva dire, poichè lui era in giuria, mentre, mia madre, era con noi e tramite parole e abbracci ci caricò.
Arrivò il nostro turno, io personalmente ero troppo emozionato, però, quell'emozione a tal punto poteva essere sia buona che cattiva. Così, tutto quel sentimento, lo trasformai in grinta e tecnica.
Dopo aver ballato, ero felicissimo, perché, ero sicuro che io e il mio gruppo avevamo dato il massimo. Difatti ci qualificammo al primo posto, un'emozione e una soddisfazione uniche!
Dopo circa 30 minuti, arrivò il momento dei solo: a tal punto l'ansia lì salì tantissimo.
I solo li divisero in 2 batterie: 12 persone in una batteria e 12 in un'altra. Io ero il numero 328 e facevo parte della seconda batteria. A qualificarsi per la semifinale nella modalità solo sarebbero state soltanto 12/13 persone!
Chiamarono così la batteria in cui facevo parte io.
Entrai con molta tensione, però pensai soltanto a ballare. Mi qualificai: ero contentissimo. Ballai anche la semifinale.
Infine, sullo schermo iniziarono ad apparire i nomi di coloro che si sarebbero contesi la finale… Lì si che ero con le lacrime agli occhi, perchè vidi il mio nome sullo schermo: ero stato scelto così tra i primi sei! Seppur sia arrivato 6 posto ad una gara a livello nazionale chiamata CIDS CUP (Coordinamento italiano danza sportiva), spero per il 23 marzo di migliorarmi e potermi avvicinare al podio.
Dopo tutto ciò, ero stremato, però è stata una giornata fantastica e piena di soddisfazioni.