Di Francesca Cuomo e Federico Ricciardi
Omero, celebre rapsodo, si è reso disponibile a sciogliere tutti i nostri quesiti riguardo una delle sue migliori opere: l’Odissea. Un poema che narra le mille peripezie incontrate da Omero, re di Itaca, sulla strada di ritorno verso la sua patria. Ecco cosa abbiamo scoperto grazie alle sue risposte.
Ulisse è nato come un eroe o come un astuto?
“In realtà nessuna delle due, il personaggio Ulisse è uscito dalla mia fantasia e dalla mia penna come un uomo di grande intelligenza e grande ingegno, però se dovessi catalogarlo in una di queste due categorie preferirei attribuirgli l’aggettivo di astuto. Di certo non ha un carattere ingenuo e difficilmente riesce a farsi ingannare”.
Penelope ha mai amato davvero Ulisse? Lo aspettava per dovere?
“Penelope era certamente innamorata di Ulisse. La sua lunghissima attesa è una grande dimostrazione d’amore e di fiducia nei suoi confronti. Penelope in cuor suo è sicura che Ulisse riuscirà a tornare a casa sano e salvo”.
Perché hai fatto soffrire tanto Ulisse prima del suo ritorno a casa?
Ulisse affronta tante peripezie nel suo viaggio di ritorno ad Itaca in quanto in questo ambito la sofferenza è una chiave di crescita per lui. Non a caso, per superare tutte le difficoltà che gli si presentano, deve sfruttare il suo ingegno e le sue capacità nella loro totalità. La sofferenza sarà la sua più grande amica per affinare al meglio le sue potenzialità.
Perché il ritorno in patria di Ulisse è così amaro?
“Chiaramente tornando dopo tantissimo tempo trova uno scenario totalmente diverso da quello che si aspettava e che conosceva, sentirsi persi in un luogo che si crede di conoscere meglio delle proprie tasche provocherebbe un forte senso di amarezza a chiunque, anche ad Ulisse”.
Tra i tanti nemici di Ulisse, chi è il suo vero rivale?
“Sembrerà strano ma il peggior nemico di Ulisse durante tutto il poema è proprio se stesso in quanto a causa del suo istinto, nonostante la sua intelligenza, si spinge sempre un po’ troppo oltre di quanto dovrebbe, ma grazie alla sua astuzia che non lo tradisce mai riesce a salvarsi in ogni circostanza. Sarebbe scontato parlare di nemici quali, ad esempio, Circe, Calipso o Polifemo”.