Celebriamo un anniversario molto importante per la storia della donna in Italia: 80 anni dal riconoscimento del diritto di voto alle donne.
Alla fine del XIX secolo, a Londra, nacque un movimento che lottava per il suffragio femminile. Le suffragette erano guidate da Emmeline Pankhurst e combattevano la disparità di genere con manifestazioni, marce, proteste e scioperi. Sebbene le suffragette italiane fossero meno visibili di altri paesi, diedero un contributo fondamentale al cambiamento. Durante la guerra molte donne dovettero sostituire gli uomini, dimostrando di essere capaci di contribuire al benessere comune. Il 1 febbraio 1945, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Italia garantì il diritto di voto femminile e finalmente il 2 giugno 1946 le donne italiane poterono votare. Questa è anche la data del Referendum che ha portato alla Repubblica. Erano escluse dal voto le minori di 21 anni e le prostitute.
In Italia hanno avuto un ruolo significativo per il riconoscimento del diritto di voto alle donne Elena Cornaro, prima laureata italiana, che ha sostenuto i diritti delle donne, Anna Kuliscioff, attivista del movimento femminista italiano, Maria Montessori, una pedagogista che invitò le donne a votare, e Anna Maria Mozzoni, giornalista e pioniera del movimento di emancipazione delle donne in Italia. Nonostante siano trascorsi 80 anni, continuano, però, a registrarsi problemi per la disparità di genere, come la violenza sulle donne e la differenza tra i salari. Grazie a questo anniversario possiamo riconoscere ciò che le donne hanno conquistato, ma riflettere anche sull'importanza di continuare a lottare per altri diritti ancora non riconosciuti.