Raimondo Vianello era un gentiluomo del sorriso, capace di mescolare ironia, autoironia e un sottile sarcasmo senza volgarità. Era un attore comico, ha iniziato la sua comicità nel dopoguerra per poi scomparire il 15 aprile 2010 all’età di 87 anni. La sua comicità è sempre stata molto elegante, sottile e apprezzata, mai sopra le righe e volgare. Era un uomo a cui non piaceva mai il silenzio, infatti lo occupava sempre con una battuta, e cancellava la noia con la sua comicità. Le sue battute avevano uno stile asciutto, molto breve e sempre dette con un tono serio per far ridere di più; inoltre spaziava tra doppi sensi, autoironia e nel prendere in giro le abitudini quotidiane. Utilizzava freddure al momento giusto, faceva ridere senza forzature, usava l’intelligenza al posto della volgarità e non prendeva nulla sul serio, neppure se stesso; aveva uno stile tutto suo, però sempre molto attuale.
Raimondo Vianello ha partecipato a molti programmi televisivi, tutti diversi tra di loro come per esempio: “Pressing” e “Studio Uno”. In una intervista Vianello aveva detto: “La vera comicità non ha bisogno di alzare la voce” evidenziando che non serve gridare, esagerare o essere sopra le righe per far ridere davvero. La comicità più efficace, secondo lui, è quella sottile, intelligente, misurata, che colpisce con l’idea, non con il volume. Alla fine Vianello ha un riusciva a sdrammatizzare ogni situazione e noi lo ricorderemo sempre così.