Nei giorni scorsi si sono sparse tante voci infondate sulle condizioni del Papa, ma anche un cambiamento nel modo in cui il Vaticano ha comunicato. In quest'ultimo si parla di una «infezione polimicrobica» che avrebbe aggravato le condizioni del pontefice. Una situazione che sembra meno rassicurante rispetto a quanto detto prima. Infatti, significa che gli esami hanno rilevato diversi tipi di batteri nelle sue vie respiratorie. Probabilmente si tratta di mycoplasma pneumoniae, streptococco e stafilococco, che in questo periodo sono comuni e possono causare polmonite, soprattutto nelle persone anziane o indebolite. Per questo motivo è stata cambiata la terapia antibiotica.
Ciò che è certo, è che il Papa non uscirà presto dall’ospedale, tanté che l’udienza generale di mercoledì è stata cancellata. È infatti probabile che rimanga ricoverato almeno per tutta questa settimana. Inoltre, domenica non ci sarà il Giubileo dei diaconi, come dichiarato da Enzo Petrolino, presidente della Comunità del diaconato in Italia, in quale ha anche aggiunto: «Pregheremo per la sua guarigione e gli siamo vicini».
Nonostante tutto, chi è vicino al Papa afferma che ha un «umore buono». Anche se deve riposare, continua a seguire le sue abitudini. Per esempio, ha chiamato la parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, come fa ogni giorno, per mostrare il suo supporto alla comunità cattolica lì, che sta attraversando momenti difficili.
