di Maria Donadio e Francesca Scocozza
Il 27 febbraio 2025 c’è stata la possibilità di intervistare un’aspirante attrice di teatro: Francesca Cuomo. Lei ha incominciato il suo percorso nell’ambito teatrale qualche anno fa ma è già da un po’ di tempo che i suoi spettacoli vengono portati in giro nei maggiori teatri italiani. Lavora con la compagnia teatrale “TeatroNovanta” fondata nel 2009 da Serena Stella e Alessandro Caiazza per la rassegna “Mattina in Musical”. Lo spettacolo è intitolato “Peter Pan: il bambino che non voleva crescere” e Francesca interpreta uno dei bambini sperduti della rinomatissima “Isola che non c’è”: Leporello. L’attrice Cuomo ci ha confessato che quella del teatro è un’esperienza che ti fa crescere in tutti i modi possibili ed immaginabili suscitando così la curiosità di molti nel capire la tipologia dello spettacolo e le diverse emozioni che si provano
“Lo spettacolo non è solo per bambini, i personaggi provano un mix di emozioni indescrivibile, il punto di riferimento per i bambini è sicuramente il magnifico Peter Pan interpretato da Michele Cicchetti”.
Francesca ha proseguito dicendo che ogni spettacolo, ogni personaggio che interpreta, le permette di esplorare e comprendere meglio sé stessa. La sua preparazione per il ruolo del bambino sperduto è stata un viaggio interiore, che l'ha aiutata a riflettere sul concetto di crescita, di sogni e di desideri, temi centrali nello spettacolo. “In un certo senso, il mio personaggio è sempre in bilico tra il desiderio di rimanere bambino e la consapevolezza che la vita lo spinga inevitabilmente a crescere", ha spiegato Francesca.
L'attrice ha anche parlato della sinergia che si è creata con gli altri membri della compagnia, in particolare con Michele Cicchetti, che interpreta il ruolo di Peter Pan. "Michele è un Peter Pan straordinario, riesce a dare vita a un personaggio che non è solo iconico, ma profondamente umano. Il suo modo di interpretare Peter Pan fa sì che il pubblico non lo veda solo come un “bambino che non vuole crescere, ma come una figura che affronta le proprie paure, i propri desideri e le proprie responsabilità".
Ringraziamo Francesca Cuomo per le sue rivelazioni con la speranza che sempre più persone riconoscano il teatro come uno strumento educativo e non solo come un semplice mezzo di intrattenimento.