In provincia di Avellino, a Prata di Vinciprato Ultra, sono presenti antichissime catacombe risalenti al periodo paleocristiano che da anni sono dimenticate. Risalenti al II-III secolo d.C, le catacombe sono intrecciate con l' Arci basilica della SS. Annunziata e sono molto importanti nella cultura storico-religiosa del territorio.Â
Sono state ritrovate durante uno scavo effettuato tra il 1950 e il 1951 nel piazzale antistante la Basilica. Sono visibili le fondamenta di due chiese, una delle quali conteneva nel proprio perimetro l'altra, probabilmente demolita per costruirne una nuova. La struttura di questa chiesetta risulta molto simile a quella degli edifici beneventani di età longobarda precedente all' VIII secolo, il che permette di ascriverla allo stesso periodo.Â
Si presume che l'attuale Basilica sia stata costruita al posto della chiesetta crollata a causa di un movimento tellurico, in un vano in parte preesistente nella roccia tufacea. Nel corso dei secoli, comunque, alcune sezioni della Basilica sono state ricostruite o ristrutturate. Anche se nel corso delle diverse ristrutturazioni alcune parti del complesso sono state restaurate in modo fin troppo moderno, perdendo la loro cifra stilistica originaria, sono diversi gli elementi di spicco: due colonne frammentarie antiche ai lati del portale con capitelli corinzi, la rappresentazione della Vergine Orante di età bizantina, ma anche pitture antichissime, all'ingresso della piccola grotta (nota localmente come "Grotta dell'Angelo") ricavata nella roccia tufacea che si trova nella Catacomba, come il Cristo Giudice, dai capelli rossicci e il volto triste, e l'Angelo con la spada in pugno e le grandi ali spiegate.
Queste strutture sono molto importanti per la storia e la cultura della religione cristiana e per comprendere fino in fondo le sue origini.