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25 aprile 1945 - 25 aprile 2025: la Festa nazionale della Liberazione compie 80 anni

24-04-2025 23:36

Adriana Vannata

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25 aprile 1945 - 25 aprile 2025: la Festa nazionale della Liberazione compie 80 anni

Simbolo della Resistenza e della lotta partigiana, la festa della Liberazione ha posto le basi per la nascita della Repubblica e della Costituzione.

Da ottanta anni, il 25 aprile di ogni anno in Italia si celebra la Festa della Liberazione.  Si commemora la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del fascismo. È una festa nazionale, simbolo della Resistenza e della lotta partigiana. Con la liberazione, in Italia si formò un nuovo governo che promosse il 2 giugno del 1946 il referendum  monarchia/repubblica. Da questo referendum, la nascita della Repubblica italiana e della nostra Costituzione.

Benché il 25 aprile 1945 non sia il giorno della fine della seconda guerra mondiale, simbolicamente questa data rappresenta il culmine delle azioni di resistenza partigiana in Italia. E’ in questa data, infatti, che le forze nazi-fasciste ancora presenti si ritirarono da Torino e Milano. Le bande partigiane erano formate da gente comune: contadini, operai, studenti che volontariamente scelsero di combattere il regime. Esse diedero vita alla resistenza armata agli “invasori” quelli di cui parla Bella ciao, diventata la canzone simbolo di quella lotta. Le rappresaglie tedesche nei confronti dei partigiani furono feroci: 335 civili massacrati a Roma nelle Fosse Ardeatine e 1830 vittime a Marzabotto, nei pressi di Bologna.

Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946 il Re Umberto II emanò un decreto: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”. Nel 1949 la ricorrenza è stata istituzionalizzata come Festa nazionale della Liberazione, insieme al 2 giugno, Festa della Repubblica. Oltre a manifestazioni culturali, sportive e di beneficenza, in questa giornata si svolge la tradizionale cerimonia all’Altare della Patria a Roma dove il Presidente della Repubblica italiana assieme al Presidente del Consiglio depone una corona d’alloro sul monumento dedicato al Milite ignoto.

E’ di qualche ora fa la notizia che il ministro Musumeci, al termine del Consiglio dei Ministri dove è stato proclamato il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, ha spiegato che quest’anno il 25 aprile “tutte le cerimonie sono consentite, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.

A Salerno, per l’ottantesimo anniversario della Liberazione, sarà celebrata una messa in suffragio dei caduti, che terminerà con la lettura della “Preghiera del Partigiano”. In Piazza Vittorio Veneto, le autorità deporranno corone d’alloro al Monumento ai Caduti e alla lapide del Partigiano Tenente Ugo Stanzione. La commemorazione proseguirà al Monumento del Marinaio, dove si svolgerà l’alzabandiera e la recita della “Preghiera del Marinaio”. Infine, nel cortile del Palazzo della Provincia, le autorità e le varie associazioni coinvolte depositeranno una corona d’alloro alla lapide dedicata alle Medaglie d’Oro della Resistenza, in memoria degli eroi che contribuirono alla liberazione dell’Italia.

Tutto questo per ricordare alle nostre coscienze che quanto accaduto nel ventennio fascista non si ripeta più e per non rendere vano il sacrificio di tante persone che hanno lottato affinché noi oggi possiamo godere di due grandi privilegi, la democrazia e la libertà.

LICEO STATALE FRANCESCO DE SANCTIS

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